mercoledì 14 marzo 2018

Star Wars - Malkite e quello che ci gira attorno


Parliamo di Malkite (detta anche Malkii), tanto il pianeta in sè che della simpatica compagnia chiamata Avvelenatori Malkite. Il pianeta non è nulla di speciale, si colloca nell’Anello Esterno, nel settore Mortex. Bel biglietto di presentazione, vero?


Oltre che essere rifugio per mercenari, insurrezionisti e terroristi varii, è noto per essere la base operativa degli Avvelenatori Malkite, nonchè il posto dove producono i loro veleni.
Questi simpaticoni sono specializzati in assassinio di target ad alto profilo, senza lasciare traccia che possa far pensare ad un avvelenamento. Infatti il loro codice di condotta prevede l’uso esclusivo di veleni ed il massimo grado di abilità (o di onore, a seconda delle interpretazioni) lo si raggiunge somministrando il veleno alla vittima direttamente dalla fiala. Quando questo non è possibile, viene impiegato qualche strumento compreso nel kit personale.
Si dice inoltre che gli Avvelenatori abbiano sempre su di loro del veleno per uso personale, in modo da uccidersi una volta catturati per non rivelare nessun segreto della compagnia.

I veleni

Dei veleni si conosce solo il fatto che sono tutti neurotossici ed a base di H’gartha, non rintracciabili dagli scanner medici, anche di tipo evoluto. Nonostante questo si suppone che, a seconda della fisiologia della vittima, venga “potenziato” o fatto su misura con componenti specifici. Questi potrebbero però essere rilevati agli scanner medici, anche se presenti in quantità minori del H’gartha. Ogni veleno se applicato per via aerea ha un raggio d’azione molto breve, circa 50cm. Non sono rari i casi di Avvelenatori rimasti contaminati dal loro stesso veleno, per questo è un metodo poco usato.

Uno dei veleni conosciuti è chiamato X-1 ed è una sorta di droga che da assuefazione in piccole quantità. Gli effetti collaterali sono una riduzione della capacità di pensiero e di movimento, ma con una piccola particolarità : una volta interrotta la somministrazione il corpo entra in crisi d’astinenza e muore.
Altro veleno noto è il themfar, sempre neurotossico.La proprietà interessante di questo veleno è la possibilità di intingervi i dardi oppure anche le unghie, una volta asciutto mantiene inalterata la sua tossicità. Non è riservato agli Avvelenatori in quanto è in commercio e gli acquirenti sono cacciatori di taglie ed assassini. Anche Boba Fett ha un lanciadardi con le munizioni intrise di themfar.

L’unico modo di fermare l’azione del veleno è l’immersione della vittima nel Bacta. Non è però una soluzione a lungo termine o definitiva, in quanto una volta fuori dal Bacta il veleno continua la sua azione.

 Immagine presa dal forum PhotoshopGurus, autore Zeealex

Gli Avvelenatori inoltre avevano una ristretta produzione di droidi, l’unico modello conosciuto è l’ASN-121 , celebre per il tentativo di assassinio della Senatrice Padmé Amidala. Segno che la produzione era rivolta anche all’acquisto da parte di esterni alla setta, infatti venne venduto alla cacciatrice di taglie Zam Wessel.

Torniamo però a parlare del kit degli Avvelenatori Maklite.

Il kit è in realtà un box in duraplast completamente anonimo e molto piccolo, in modo da poter essere sempre portato sulla persona.
Il duraplast è un materiale metallico (a dispetto del nome) specificatamente studiato per essere a prova di attacco fisico, ne esiste anche una versione trasparente, ad uso esclusivamente militare.
Data la sua resistenza viene usato per la costruzione di armature resistenti a granate ed a cannoni laser, nonchè alle lightsaber. Il campo di impiego è anche quello delle armi, spesso in combinazione con titanio o durasteel. Altro campo di impiego è quello legato alla produzione di box da trasporto per effetti personali come in questo caso. Esiste anche una versione di Duraplast rinforzata che offre protezione dai cannoni a ioni. Per esempio, l’armatura di Boba è in parte in duraplast, ma quella di Darth Vader è in durasteel.
Lasciando da parte la divagazione, dicevano del kit, che di base ha almeno un meccanismo, molto sofisticato, che ne impedisce l’apertura accidentale o fraudolenta. Solitamente è composto da fiale, aghi ed aerosol, non esiste una dotazione standard di veleni perchè sono a discrezione del singolo e della missione. Ogni fiala contiene la dose per l’uccisione di una sola persona.

I moduli extra
Oltre ai veleni, ci sono quattro moduli elettronici nel kit. Ogni modulo misura pochi centimetri quadri ed ha una singola funzione, nel dettaglio :

Distorsore
Genera un campo di distorsione per mascherare meglio l’uso del veleno agli scanner medici, impedendo di fatto che la morte sia classificata come “da avvelenamento”. Deve essere usato entro un metro da un’eventuale scanner per poter compiere al meglio il suo lavoro.Non è chiaro se questo venga usato anche su corpi non parzialmente cyborg. A mio avviso viene usato solo su corpi modificati, ma è anche vero che con il proliferare della tecnologia medica oramai chiunque potrebbe avere dei sensori medici impiantati.

Campo olfattivo
Questo dispositivo genera un campo olfattivo che porta gli sniffer a considerare l’alimento o la bevanda sotto analisi come esente da veleno. Si sa per certo che il campo di azione è di circa 3 metri. Logico è quindi supporre che un Avvelenatore si prepari “la scena” in anticipo perchè una manipolazione al volo del cibo o della bevanda darebbero nell’occhio.

Campo aereo
Questo dispositivo agisce quasi allo stesso modo del precedente, ma va ad influenzare il campo aereo in un range di due metri. Viene usato infatti per nascondere i residui del veleno disperso in aria dai rilevatori. Suppongo che questo dispositivo sia del tipo “set and forget” ma ne è ignoto il tempo di durata in funzione. Suppongo inoltre che a seconda del target venisse messo in opera prima dell’assassinio in modo da neutralizzare gli allarmi dei sensori ambientali eventualmente presenti. Avrebbe senso anche l’utilizzo immediatamente a seguito dell’avvelenamento ma credo che una collocazione antecedente permetta all’avvelenatore di scegliere un posto con più calma. Se poi il bersaglio è ad alto profilo è lecito pensare che abbia sensori ambientali nei luoghi abitualmente frequentati.

Sigillatore
Questo dispositivo è di derivazione medica, permette di cicatrizzare i fori lasciati dagli aghi in 3 secondi. Ovviamente deve essere a diretto contatto con la pelle per agire. Nulla lascia intendere che sia una sorta di colla, pare piuttosto uno stimolatore di epidermide. Non è noto fino a che profondità del derma operi nè tantomeno le strutture organiche sulle quali operi. Lecito è supporre che sia uno stimolatore di crescita perchè dato il suo volume molto compatto non potrebbe essere un analizzatore e produttore di derma a richiesta.

Direi che questo è tutto, un altro piccolo pezzo dell’universo di Star Wars che mi era sconosciuto ora è noto. Il merito va alla grande base dei fans che hanno codificato e reso disponibili queste informazioni, io mi sono limitato a combinarle ed integrarle con le mie considerazioni.


Riferimenti :

Javapedia - Bacta
Javapedia -X-1
SWX - ASN-121
Javapedia - Pianeta Malkii
Javapedia - Avvelenatori Malkite
Javapedia - Malkite themfar
The Star Wars Expanded Universe Timeline - Gundarks Fantastic Technology
Javapedia - Duraplast
Javapedia - Duraplast
Javapedia - Duraplast

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