sabato 9 febbraio 2019

I codici ATEX



Torniamo in zona pericolosa, a questo giro parliamo di codici legati a zone esplosive.

La sigla ATEX sta per ATmosphères ed EXplosibles e raggruppa due direttive UE, una relativa alle apparecchiature da utilizzare in zone a rischio esplosione (la 2014/34/UE) ed una relativa alla sicurezza dei lavoratori sempre nelle stesse zone (99/92/CE).

La norma quindi è una sorta di testo base per tutto quello che entra nelle zone a rischio di esplosione.
Sono definiti tali gli ambienti in cui la concentrazione di una sostanza in aria è talmente elevata da poter innescare il fuoco autonomamente.

Esistono dei limiti molto ristretti nei quali ci si può trovare in questa condizione e sono delimitati da valori percentuali chiamati LEL ed UEL.
Se una sostanza si trova in concentrazione tra LEL (Lower Explosion Level) ed UEL (Upper Explosion Level) la zona è a rischio. Esistono altri valori che indicano se una zona è a rischio, per esempio:

temperatura di infiammabilità
Rappresenta la temperatura alla quale si formano vapori che possano (con ossigeno ed un innesco) portare alla combustione.

energia minima di innesco
Tale misura si riferisce alla minima quantità necessaria a fungere da innesco in un'atmosfera esplosiva.

temperatura di autoaccensione
Rappresenta la temperatura alla quale la miscela di combustibile e di comburente si accende in autonomia.

Per semplificazione, sono stati creati dei Gruppi che rappresentano i prodotti e delle Classi che riportano le temperature di accensione.
Questo ci porta alla definizione delle Zone, che vanno da 0 a 2 per quello che concerne i gas in aria.

Zona 0 - Categoria 1 - Livello di protezione: molto elevato
Atmosfera esplosiva certa per più di 1000 ore all'anno
 
Zona 1 - Categoria 2 - Livello di protezione: elevato
Atmosfera esplosiva probabile tra le 10 e le 1000 ore all'anno

Zona 2 - Categoria 3 - Livello di protezione: normale
Atmosfera esplosiva non probabile ma, in caso succedesse, l'evento non supera le 10 ore all'anno

Esistono anche le zone per i rischi di polveri in aria, sono le seguenti:

Zona 20 - Categoria 1 - Livello di protezione: molto elevato
Atmosfera esplosiva certa per più di 1000 ore all'anno

Zona 21 - Categoria 2 - Livello di protezione: molto elevato
Atmosfera esplosiva probabile tra le 10 e le 1000 ore all'anno

Zona 22 - Categoria 3 - Livello di protezione: normale
Atmosfera esplosiva non probabile ma, in caso succedesse, l'evento non supera le10 ore all'anno

Come è possibile notare, le zone sono sovrapponibili per livello di rischio, cambia solo la tipologia di prodotto disperso in atmosfera.
Per gli apparecchi elettrici utilizzabili in tali zone, la scelta è obbligata da quanto riportato alla dicitura "Categoria". In buona sostanza, più è rischiosa la zona, più basse sono le correnti in gioco.

Esiste tutta una documentazione su cosa deve essere riportato oltre alla marcatura CE sui prodotti elettrici adatti a specifiche zone Atex, ma sono un pochino fuori dal mio tema. Io già mi accontentavo di capire cosa fossero e perché fossero così divise le zone :-)

Chi però volesse approfondire, qui trova un bellissimo PDF riassuntivo.

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