sabato 5 maggio 2018

La vita codificata


Qualche giorno fa ero in macchina ed ho superato un autobotte con i cartelli arancioni di pericolo. Ho iniziato a chiedermi cosa volessero dire quei numeri, proseguendo quel ragionamento sono arrivato a pensare che tutto quello che ci circonda è un sistema di codifica.
Credo fermamente che l'uomo sia un animale codificatore.

Se ci pensiamo un'attimo, tutto è un codice.
La scrittura? Un codice grafico che rappresenta dei suoni.
I numeri? Altro codice grafico che rappresenta un concetto di quantità.

I codici rappresentano una forma di comunicazione tra individui che appartengono allo stesso settore di interesse, che sia professionale o ricreativo.

Se una persona impara ad esprimersi secondo un codice, dimostra la sua appartenenza al gruppo.
Una dimostrazione?
Se io parlando dico EVO, a voi cosa viene in mente?
Alcuni penseranno alle epoche storiche, altri ai motori, altri all'olio extravergine di oliva.
In fin dei conti sono tre lettere, ma a seconda del settore di interesse assumono significati diversi. Capito il punto?

Le codifiche sono tutto intorno a noi, alcune sono talmente assorbite ed interpretate che neppure ci facciamo più caso. Oltre alle lettere ed ai numeri, pensiamo alle targhe delle macchine, all'insegna dei tabacchini, ai cartelli stradali, al colore dei lampeggianti della polizia, ai numeri sulle cassette postali. Sono tutti sistemi di codifica ampiamente accettati per rappresentare cose che noi, grazie al precoce insegnamento, diamo per scontati.

Ma perchè esistono i codici?

Per aiutarci ad interpretare e capire con il minimo sforzo quello che ci circonda, senza dover ogni volta affidarci alla guida di terzi.
Secoli fa, la scrittura e la lettura erano codici talmente importanti che erano riservati solo alla nobiltà ed al clero. Oggi i codici sono sotto gli occhi di tutti ma solo alcuni segmenti della popolazione riescono ad interpretarli correttamente.

Se una persona va in un paese estero se ne rende conto immediatamente. Il colore delle strisce di mezzeria in strada potrebbe cambiare, la grafica dei cartelli stradali anche, ma il significato intinseco resta. Questo perchè alcune codifiche sono talmente ampiamente accettate da essere divenute universali.

Pensiamoci un momento, il simbolo del lavavetri della macchina è conosciuto solo da un segmento della popolazione (solo da chi ha la patente) ma è uguale in tutto il mondo.

Come dicevo, ci sono simboli che fanno parte del nostro bagaglio culturale, altri che appartengono ad uno specifico segmento. Se andiamo a guardare bene, alcuni segmenti hanno addirritura sviluppato un loro linguaggio grafico. Un esempio semplice sono i musicisti e la notazione musicale.

I numeri neri su sfondo arancione che ho visto sull'autobotte appartengono appunto ad un segmento specializzato di popolazione. Solo che sono disponibili a tutti, ma offrono la loro informazione e si lasciano decodificare solo da chi ha accesso alla loro tavola di conversione.

Questo mi ha sempre affascinato, scoprire cosa vuol dire una sigla o un simbolo sotto gli occhi di tutti ma ignorato è sempre stata per me fonte di curiosità.

Ho deciso quindi di dedicare parte del mio tempo ad approfondire questi codici ed a parlarne. Magari capita pure che nel percorso imparo qualcosa :-)

2 commenti:

  1. I codici di cui parli indicano il tipo di infiammabile che può essere presente sulla autocisterna. Questo per dire ai pompieri che prodotti usare per spegnere le fiamme e che protezioni individuali usare.

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  2. Grazie Stefano, ora inizio a documentarmi meglio :-)

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