La mia metà con Ailyn dei Sirenia |
Ci ero capitato in compagnia di Paolo, Andrea e Vito in occasione del live degli Impaled Nazarene dell'anno scorso e mi ero ripromesso di tornare, così ho fatto ed è stato solo che un bene!
Qui di seguito una carrellata dei piatti gustati sia sabato sera che domenica a mezzogiorno.
Menzione speciale alla cucina che è sempre stata molto veloce, nonostante il sabato sera fosse pieno di tavoli da 2 e la domenica avessero una tavolata da 10 con quasi tutti piatti diversi (ed il locale pieno).
Locale molto accogliente, tavoli abbastanza vicini ma non opprimenti. Bel tovagliato e bei bicchieri. Sorvolo sul vino, non mi piace e non mi pare il caso di inventarmi esperto in materia.
Cameriera sorridente e simpatica, maitre agile e simpatico anche lui. Veniamo accolti con un bel buonasera ed un sorriso, cose che spesso sono dimenticate. Appena accomodati ci portano i menu, il pane ed i grissini fatti in casa e serviti in un bicchiere da birra media.
Immediatamente dopo arriva l'aperitivo offerto dalla casa, calice di prosecco e sferificazione di Aperol. Curioso, molto buono e simpatico come apertura.
Ordiniamo al gentilissimo maitre e la cameriera praticamente in tempo zero ci serve un piattino di crema di funghi porcini come inizio delle danze. Buona, calda, sapida e per nulla terrosa, decisamente un bell'auspicio per la serata!
Io sono incuriosito dalla "Mousse di coniglio cotto a bassa temperatura, crumble alle olive e liquirizia". Si rivela una scelta fantastica, mai mangiato coniglio così buono ed il crumble è una cosa magnifica. La spolverata di liquirizia sopra si rivela decisiva per dare corpo al sapore del piatto.
La signora invece si lancia sull'"Uovo pochè adagiato su crema di pecorino e petali di tartufo nero". Anche qui scelta ottima, uovo morbido, tartufo molto aromatico, crema di pecorino bilanciata e non invadente.
Passiamo quindi ai primi piatti, per me scelgo "Tortelli rustici al capriolo con funghi porcini e profumo di tartufo bianco". Pasta curiosa, con una texture al palato davvero fine, cottura splendida e sugo bilanciatissimo. Capriolo presente ma senza quella punta di acidulo che spesso si nota alla fine, funghi ottimi e giustamente bilanciata al presenza del tartufo.
Mia moglie invece decide per il "Saccottino gorgonzola e pere su crema di radicchio e semi di papavero". Pasta ottima, ripieno perfetto, troppo amara suo gusto la crema di radichio. Il fatto che fosse messa a parte è stato un plus, visto che dopo un paio di assaggi è stata ignorata.
A questo punto, oramai satolli, si passa al dessert.
Ci viene servito un piattino di ardesia con due gelatine di limone e zenzero fatte in casa di una morbidezza incredibile ed un gusto perfetto. Limone in bassa concentrazione, zenzero che si sente quasi solo alla fine, il tutto lascia la bocca pulita e fresca senza essere per niente invadente. Dieci più per questa piccolissima preparazione di grande maestria.
Per me scelgo "Il fiore preferito di mia madre: il cheese-cake nel vaso" e ne resto piacevolmente stupito. Vaso di cioccolato, dentro la crema della cheesecake e fuori, a simulare la terra, il biscotto sbriciolato.
Crema splendida, senza il finale acidulo, molto bilanciata come zuccheri.
Biscotto ottimo, croccante e non stomachevole come dolcezza, mangiare entrambi regala una bellissima esperienza alla bocca. Promosso a pieni voti!
La mia dolce metà invece si lascia attirare da "Il sottobosco: bavarese al cioccolato bianco, carbone e nebbia alla menta" . Presentazione da lode, gusti bilanciatissimi e delicati. Il sottobosco cotto a bassa temperatura e servito nella fiala era ottimo, la bavarese per niente stucchevole e la nebbia alla menta è una trovata semplice quanto geniale e d'effetto. Le meringhe-funghetto ottime, croccanti e ben cotte.
Si passa quindi al caffè, presentato con una carta a parte che spiega gusto, aroma e contenuto di caffeina. Assieme al caffè, poi, viene servito un cioccolatino ed un barattolino Bormioli con piccole meringhe bianche.
Siccome si siamo trovati "male, ma vi daremo un'altra possibilità domani a mezzogiorno" come dico ridendo alla cameriera, abbiamo riservato un tavolo per l'indomani.
Veniamo nuovamente accolti con il sorriso e chiediamo se possiamo prendere un piatto dal menu degustazione, richiesta accettata senza batter ciglio ma con un sorriso ed un cordiale "Ma certo!" dal maitre.
Oltre al calice di prosecco come la sera prima, ci viene servito un piccolo "Crostone di lardo di Patanegra e gocce di miele millefiori". Lardo tiepido, pane tiepido, miele dosato con perizia. Oramai ci siamo abituati bene e questo bocconcino ci solletica l'appetito il giusto, senza lasciarci la bocca "unta".
Mia moglie quindi opta per la "Tartare di Manzo battuto al coltello, affumicato al legno di faggio".
Servita in maniera davvero scenografica, la carne è di ottima qualità, battuta molto bene ed in maniera uniforme. Il fumo di faggio regala un gusto unico alla carne che fino all'ultimo boccone ne è pervasa anche se in maniera distinguibile e non invadente.
Io invece passo subito ai "Pici al ragù di cervo e frutti di bosco cotti nel vino di Carmignano". Pasta con un nervo unico, cotta magnificamente. Ragù ottimo, cervo chiaramente presente senza essere invadente. Apprezzo molto il fatto che i frutti di bosco siano usati come decoro del piatto e siano allo stesso tempo "a parte" il che mi permette di dosarli come meglio credo.
La signora decide di regalarsi una porzione di "Tagliolini al tartufo bianco o nero, consommè e tuorlo d'uovo marinato 10 giorni" e fa una scelta vincente. Tartufo abbondante, uovo perfetto e nervo davvero ottimo. La grande idea di servire il consommè a parte (per altro di alto livello, profumato e trasparente) denota una cura dei particolari davvero importante. Dopo le prime 3 forchettate la pasta è diventata discretamente compatta, ma una cucchiaiata di consommè la riporta bella fluida e rinvigorisce i sapori ed i profumi.
Prima del dolce, come ieri sera, sempre le gelatine al limone e zenzero, peccato non poterne portare a casa un paio di chilogrammi, così, giusto per il viaggio. Si, ci abbiamo provato a chiederle, lo ammetto :-)
Per me scelgo una cosa tanto banale quanto difficile, ovvero una "Cornucopia con crema chantilly e frutti di bosco". Una delle più buone chantilly mai assaggiate. Mobida, strutturata, uovo presente di gusto ma non all'olfatto, frutti di bosco profumati e dalla struttura molto presente al palato. Cornucupia croccante e leggera, tutto si vede studiato al massimo ed eseguito con amore. La mia metà invece sceglie la cheese cake che ho preso la sera prima dato che all'assaggio le era piaciuta notevolmente.
Tirando le somme, grande ristorante che ci ha regalato una grande esperienza. Staff cortese, simpatico, cordiale. Sala pulita, luminosa, ordinata. Grande ricerca in cucina sia dal punto di vista delle materie prime che delle lavorazioni e delle presentazioni. Tovagliato perfetto e cristalleria che non è da meno. Tutto ottimo, dal pane al dessert, prezzi umani. Cosa volete di più?
Un grosso grazie va ad Andrea e Vito che mi hanno fatto conoscere questo locale!
Ristorante Enoteca Antica Torre
Sito web : https://www.anticatorrecarmignano.com
Piazza Matteotti, 14 - 59015 Carmignano - Tuscany
tel: 0558712096 - cel: 3278209450
Aperti la sera a cena, domenica anche a pranzo.
Giusto per essere precisi.
- Non ci hanno pagato.
- Non ci hanno offerto nulla.
- Non ci hanno fatto sconti di nessun tipo.
- Non ci hanno chiesto di scrivere qualcosa.
Mi pareva solo giusto riconoscere ad un ristoratore il grande merito di fare ancora il suo mestiere con passione ed amore.
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