Fattoio : Tagliavetro a filo caldo

Al lavoro stiamo usando tantissime bottiglie di alcool alimentare, mi spiace vederle buttare via... Mi sono fatto prendere la mano da questo progetto di tagliare il vetro per riciclarle, vediamo insieme cosa ho combinato!


Qualche anno fa mi ero già approcciato al discorso, ma con poca convinzione. Poi ho ripreso l'idea del riciclo del vetro a partire dai barattoli. 
Adesso tocca alle bottiglie, ci voglio riuscire!

Premessa importante : tagliare le bottiglie è un lavoro in due passaggi.

Prima si segna il vetro con un cutter apposito e poi si separa usando uno shock termico. In pratica, si scalda sulla linea tracciata con una candela e poi si immerge il tutto in acqua ghiacciata.
Oppure variazioni sul tema, c'è chi lega un pochino di lana e la imbeve di alcool, chi non segna il vetro e passa allo shock direttamente, ma la teoria è questa.

Basandomi su diversi tutorial, il primo passo è stato comprare su Amazon un taglia bottiglie, il modello che ho preso io è della AGPTek

Il prodotto è ben fatto e si segna il vetro velocemente, ne sono più che soddisfatto.
Il secondo passo è quello che mi ha fatto più disperare.

Spago da arrosti imbevuto di alcool legato sulla linea di taglio?
Fatto, spaccatura storta.
Filo di lana imbevuto di alcool legato sulla linea di taglio?
Fatto, spaccatura storta.
Cambiato liquido ed usato benzina da accendini, ma stesso risultato.
Candela?
Fatto, spaccatura storta.

Dopo 7 bottiglie, ammetto che ne avevo le scatole piene.

Mi sono reso conto che il mio problema non è segnare il vetro, ma è scaldare precisamente sulla linea di frattura.

Poi ho avuto una piccola grande idea, usare un filo caldo per scaldare solo quella minima porzione dove ho tracciato la linea di frattura!

Siccome sono qualcosa come due anni che voglio farmi un taglia polistirolo, ho già tutto in casa!
Nello specifico, ho un trasformatore che eroga o 12 o 24V, da 4A. Siccome mi serve calore, ho deciso di usare il 24V, unendo le due uscite siglate come 12V.

Ho del filo adatto ad essere riscaldato, ignoro se sia in nichelcromo. 
Ma lo ho recuperato da un'asciugacapelli quindi dovrebbe funzionare... 
Oltre a quello, ho anche due elementi riscaldanti presi da due vecchi asciugatori per mani, quindi direi che sono a posto.

Mi serve un qualcosa per regolare l'intensità del calore, ho visto che molti usano un dimmer da luci, io ho un regolatore che volevo usare per un motore. Beh, il principio è lo stesso, meno voltaggio erogo in ingresso al trasformatore, meno calore (ovvero voltaggio) ho in uscita...
Considerato che era a fare la polvere in una vaschetta dei "progetti che prima o poi farò" ho deciso di usarlo!

Mi sono quindi costruito una replica della macchinetta per tagliare il vetro, usando 4 cuscinetti 608Z presi su Amazon ed avanzati da un progetto fallito. Quattro brugole M8 fungono da asse di rotazione, mentre tutto il legno è di recupero.
L'unica accortezza che ho avuto, per aumentare la presa dei cuscinetti sul vetro, è stata quella di rivestirli di guaina termorestingente.
Dopo il primo fallimento (la guaina dopo due o tre giri salta fuori) ho provato a lasciarla "abbondante" senza rifilarla ed è perfetta!

Per il fissaggio del tutto, ero quasi tentato di creare un corpo unico tra parte elettrica e supporto per la bottiglia. Però dovrei fare tutto dall'inizio il giorno che volessi davvero un taglia polistirolo...

A questo punto quindi mi sono deciso a realizzare un box esterno che ospiti tutta la parte elettrica e che lasci esposti solo i collegamenti che vanno verso il filo caldo. Ho usato un semplice box Gewiss con coperchio ad altezza maggiorata e come connettori per il filo ho pensato di usare dei jack RCA. Siccome ne ho ancora molti avanzati da un progetto di case modding mai iniziato, tanto vale usarli!

In questo modo, se domani mi faccio il taglio polistirolo, non devo far altro che spostare la parte elettrica, farmi due jack RCA e sono a posto.
Insomma, un pochino come ho fatto per l'STC-1000 qualche anno fa...

Tornando a noi, la mia idea è quella di realizzare un supporto nel quale la bottiglia giri liberamente ed il filo caldo possa essere appoggiato e tensionato esattamente sulla linea di frattura.

Una volta scaldato opportunamente il vetro, una passata in acqua ghiacciata dovrebbe garantirmi un taglio netto ed uniforme.
Dovrebbe...

Ma mal che vada, mi sono realizzato la parte elettrica del taglio polistirolo, quindi la prendo con molta filosofia :-)

Prima di tutto, ho fatto un assemblaggio "volante" e fatto due test a banco, poi ho trasferito il tutto nel suo bel box esterno.

Ho abbandonato il discorso dei connettori RCA per rendere rimovibile il tutto, optando per lasciare i cavi lunghi e l'uso dei connettori a vite.
Dopo alcune prove empiriche, ho trovato la posizione giusta per fissare i connettori, ho anche crimpato un paio di puntali sul filo in nichelcromo, crepi l'avarizia!

O meglio, questa è stata la seconda prova, la mia idea era di crimpare un terminale al filo e l'altro alla molla che avrebbe dovuto consentirmi di tenere in tensione il cavo.
Prova fallita, perchè con il calore la molla si è deformata.

Altra modifica apportata al progetto originale è stata quella di eliminare (almeno, temporaneamente) i connettori a mammut ed optare per due anelli per tenere in tensione il cavo.

Ad ogni modo, a forza di prove, ho trovato la posizione corretta e la regolazione giusta per il potenziometro.

Dopo diverse prove di scaldo e sbalzo termico, mi sono deciso a girare la bottiglia lentamente, fino a che il vetro non emetteva un leggero suono di incrinatura.

Appena spenta la macchina, impugnando la bottiglia, si è rotta perfettamente!

Posso dirmi, per il momento, soddisfatto, ma non ho certo intenzione di fermarmi!

Voglio trovare un modo per tenere in tensione il filo caldo, voglio migliorare decisamente il fissaggio elettrico, non mi dispiacerebbe motorizzare la rotazione della bottiglia...


Insomma, tante idee come sempre, ma prima o poi le traduco anche in pratica!

La pinza per crimpare i puntali modello HSC8 6-4A della Idesion la ho comprata su Amazon