Avete mai notato che quando portate in banca un assegno lo passano in una macchinetta? E' un lettore MICR, vediamo di preciso cosa fa!
La tecnologia MICR è in giro da un bel po' di tempo (dal 1956) grazie allo Stanford Research Institute, ed è utilizzata dal 1959 per vidimare gli assegni.
La sigla sta per Magnetic Ink Character Recognition , ovvero riconoscimento dei caratteri ad inchiostro magnetico.
Si utilizza questa tecnologia perché ha un tasso di errore minore dell'1% e, come è facile intuire, nel settore bancario questo è decisamente un plus.
Un altro plus importante è che la lettura MICR non è influenzata da timbri o scritte sovrapposte, proprio perché non si basa sul riconoscimento ottico.
I font usati sono il E13B per la maggioranza dei paesi anglofoni, mentre in Italia è diffuso l'uso del CMC 7. Per entrambi i font sono disponibili solo i caratteri strettamente necessari, ovvero i numeri ed i caratteri di controllo.
Nella seconda riga dell'immagine (riferito al font CMC 7) da sinistra a destra ci sono i seguenti caratteri di controllo:
- internal
- terminator
- amount
- routing
- un carattere inutilizzato.
- numero dell'assegno;
- numero attribuito alla banca trattaria da parte dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana);
- numero identificativo dello sportello bancario ovvero Codice di Avviamento Bancario (CAB).
Solitamente si usa un toner magnetico (contenente ossido di ferro) per i grossi volumi, ma esistono anche inchiostri per stampanti a getto. Quasi tutti i produttori di stampanti hanno qualcosa a catalogo certificato per la stampa MICR, tipo HP, Xerox e Canon.
Siccome l'industria bancaria è una cosa seria, bisogna tenere presente che quasi tutti gli istituti chiedono un rimborso per gli assegni emessi ma non aderenti allo standard. Questo può succedere per errori di stampa, bassa densità del toner, bassa responsività magnetica.
Per evitare questi inconvenienti costosi, si usa comprare dallo stesso produttore stampante e toner e stipulare un contratto di manutenzione, che solitamente include la clausola del pagamento dei rimborsi in caso di errori di stampa.
Per evitare questi inconvenienti costosi, si usa comprare dallo stesso produttore stampante e toner e stipulare un contratto di manutenzione, che solitamente include la clausola del pagamento dei rimborsi in caso di errori di stampa.
Negli standard è definita la posizione nella quale andare a stampare i caratteri MICR e le loro specifiche, tipo il fatto che la stampa non sia inclinata più di 1.5°. Oppure non ci devono essere font tagliati, con punti bianchi sul nero o viceversa, con caratteri anche minimamente vuoti se sono previsti pieni, con contorni netti, con dimensioni di altezza e larghezza non eccedenti allo standard. Questo per non compromettere il campo magnetico generato.
Importante (ma talvolta sottovalutato) è il tipo di carta utilizzato. Bisogna tener presente che un assegno una volta che entra in banca è solo all'inizio del suo viaggio. Mediamente verrà letto anche 30 volte durante il suo ciclo di vita dentro gli istituti di credito. Se la carta sarà di bassa qualità c'è una buona possibilità che il toner o l'inchiostro non aderisca al meglio, generando quindi errori (e commissioni extra da pagare). Sono specificati tutti i parametri che la carta deve avere, dal contenuto di umidità al potere riflettente, alla resistenza alla perforazione.
Giusto per informazione, i font non sono disponibili per il libero download, ma solo per l'acquisto. Ci sono delle alternative similari, se proprio volete...
https://it.wikipedia.org/wiki/Magnetic_ink_character_recognition
https://www.chax.com/micr-toner-faq.htm
https://www.sourcetech.com/micr-printers/what-is-micr
https://www.iso.org/standard/61228.html
http://www.troygroup.com/media/pdf/50-70300-001_CMICRBasicsHandbook_000.pdf
http://www.labancaonline.com/requisiti_assegno_bancario.html
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