mercoledì 29 luglio 2020

Il codice IMDG


Sempre restando in tema di trasporti, se prima si era parlato di trasporto di merci pericolose su ruote, adesso vediamo la versione marittima.

Questo post fa parte di una serie, se vuoi leggere come è nato il discorso, qui c'è il primo articolo.


Cosa vuol dire IMDG?

Il significato della sigla è International Maritime Dangerous Goods

Lo scopo è quello di proteggere i membri del natante e l'ambiente marino in un contesto sicuro per il trasporto delle merci pericolose. Inoltre, il personale di terra e gli addetti allo stivaggio devono essere formati in tal senso per minimizzare o fronteggiare eventuali problemi.
Dal 1965 questa classificazione è parte della convenzione SOLAS (Safety for Life at Sea) ed è universalmente riconosciuta. Ogni due anni vengono sottoposti aggiornamenti alla classificazione base e viene pubblicata sia l'aggiunta che la lista completa IMDG.

Una qualunque merce pericolosa per lo standard IMDG è inclusa in una delle seguenti classi:

Classe I - Esplosivi
1.1: Esplosivi con pericolo di esplosione in massa
1.2: Esplosivi con un grave rischio di proiezione
1.3: Esplosivi con un rischio di incendio
1.4: Minori rischi di incendio o proiezione
1.5: Sostanze insensibili con un rischio di esplosione in massa
1.6: Sostanze estremamente insensibili

Classe II - Gas
2.1 Gas infiammabili
2.2 Gas non infiammabili e non tossici
2.3 Gas tossici

Classe III - Liquidi infiammabili

Classe IV - Solidi
4.1 Solidi infiammabili, materie autoreattive, solidi esplosivi desensibilizzati
4.2 Materie soggette a combustione spontanea
4.3 Materie che a contatto con l'acqua sviluppano gas infiammabili

Classe V - Sostanze comburenti e perossidi organici
5.1 Materie comburenti
5.2 Perossidi organici

Classe VI - Tossici
6.1 Materie tossiche
6.2 Materie infettanti

Classe VII - Radioattivi

Classe VIII - Corrosivi


Classe IX - Materiale con pericoli diversi da quanto sopra


Oltre a questa classificazione, devono anche essere riportati i pericoli di inquinante per l'ecosistema marino che viene identificato con la lettera P. Se vi sono invece due lettere P vuol dire che il prodotto è altamente inquinante per l'ecosistema marino.

L'imballaggio dovrà quindi riportare:
  • codice ONU (ne parlavo tempo fa qui )
  • denominazione di trasporto
  • classe o sottoclasse di pericolo
  • gruppo di imballaggio
La denominazione di trasporto deve seguire diverse regole, tra cui:
  • nome della materia secondo la lista IMDG
  • se la materia può presentarsi in stato diverso (liquido o gassoso) deve essere specificato
  • specificare chiaramente se è un inquinante marino

La classe di pericolo la abbiamo appena vista, mentre una cosa particolare è il gruppo di imballaggio.
Quest'ultimo si divide in tre sotto-categorie:

Gruppo I : materie molto pericolose
Gruppo II : materie mediamente pericolose
Gruppo III : materie debolmente pericolose

Questi gruppi possono accettare solo materiali appartenenti ad alcune classi di pericolo, non tutte indistintamente. Ovviamente, esiste anche per queste una classificazione stabilita da tabelle apposite.
Quello che vedrà in buona sostanza lo "spettatore" di un arrivo di una porta-container sono le etichette romboidali che ho messo sopra, almeno si può sapere con un buon grado di certezza cosa c'è nel container stesso.


Fonti ed approfondimenti :

EES Shipping PTY - Dangerous goods
Splash Maritime - IMDG classification code
Flashpoint : Trasporto via mare di merci pericolose (IMDG CODE)
International Maritime Organization - Versione aggiornata del protocollo IMDG
Wikipedia - International Maritime Dangerous Goods Code
Arkas Line - Classification of dangerous goods
Wikipedia - Trasporto di merci pericolose
Marine Insight - What is International Maritime Dangerous Goods Code (IMDG)?
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Classificazione

Nessun commento:

Posta un commento

Sei davvero sicuro di voler sprecare tempo prezioso per scrivere qualcosa? Non è che preferisci andare su Google?

Cerca nel blog

I post più letti di sempre