mercoledì 29 aprile 2020

Parliamo di GHS, CAS ed IUPAC


Sempre per la serie "sono curioso di capire quella codifica", oggi si parla di GHS, CAS ed IUPAC.
Questo post fa parte di una serie, se vuoi leggere come è nato il discorso, qui c'è il primo articolo.

L'utilità del GHS

Il sistema GHS (acronimo che sta per Globally Harmonized System) è un sistema mondiale per classificare ed etichettare le sostanze chimiche. All'interno dell'UE questo sistema fa parte del diritto comunitario (quindi è in buona sostanza "legge ed obbligo" nel mondo dei trasporti) mentre per quasi tutto il resto del mondo viene considerato una "raccomandazione".
A livello europeo è gestito dall' ECHA ovvero l'agenzia europea per le sostanze chimiche.

Per quello che mi interessa e per quello che vede l'utente "finale" la parte importante è l'etichettatura. Vengono usati dei pittogrammi a forma di rombo neri, bianchi o rossi che contengono il pericolo specifico dell'agente chimico.

Le classi di pericolo

Esistono 9 classi di pericolo divise in tre gruppi, nello specifico:

Gruppo 1, pericoli fisici
01 - Esplosivi, miscele autoreattive, perossidi
02 - Materiale infiammabile vario (gas, liquidi, solidi, aerosol) o che in particolari condizioni diventano infiammabili
03 - Comburenti vari (in stato gassoso, liquido oppure solido)
04 - Gas in ogni stato (liquido, disciolto, compresso e via dicendo)
05 - Corrosivi per metalli


Gruppo 2, pericoli per la salute
05 - Corrosione cutanea o lesioni oculari gravi
06 - Tossicità elevata (per contatto, inalazione o ingestione)
07 - Come sopra, più irritazioni cutanee od oculari, sensibilizzazione cutanea, tossicità per organi specifici, irritazione delle vie respiratorie.
08 - Mutagenicità, cencerogenicità, pericolo di aspirazione

Gruppo 3, pericoli per l'ambiente
09 - Pericoloso per l'ambiente acquatico


Per chi li volesse, i pittogrammi sono liberamente disponibili al download in formato gif, EPS e TIF direttamente sul sito dell'UNECE (United Nations Economic Commission for Europe).
In aggiunta, sono anche disponibili dei fonts appositi, io per esempio uso l'HazChem Font di Adam Dimech.

Ma tornando a noi, c'è anche un codice sull'etichetta, concentriamoci su quello!

Il codice numerico presente può essere, indifferentemente, un numero CAS (che sta per Chemical Abstracts Service) oppure un numero IUPAC (acronimo di International Union of Pure and Applied Chemistry).

Il codice CAS

Solitamente si usa il codice CAS perché permette una maggior specifica. Con questa codifica sono censiti TUTTI i composti chimici presenti in letteratura seguendo lo schema XXXXXX-YY-Z

I numeri non seguono alcuna classificazione chimica, ma solo l'ordine di assegnazione progressiva.
La cifra di controllo viene ottenuta tramite moltiplicazione da destra a sinistra, per un numero progressivo. Successivamente si somma il tutto e si calcola il modulo 10 della somma.

Detta così si capisce poco, vediamo un esempio pratico!
Prendiamo per esempio il glucosio ed il sodio :




Anche questa curiosità me la sono levata :-)

Alcune delle fonti che ho consultato:

Seagull Scientific - Etichettatura per GHS
Istituto di Cristallografia del Consiglio Nazionale delle Ricerche - Nomenclatura Chimica IUPAC
Wikipedia - Numero CAS
CAS Org - Check Digit Verification of CAS Registry Numbers
Adam Dimech - HazChem Font
Wikipedia - Formula di Luhn
Periodni - Pittogrammi di pericolo
Commissione Europea - Classification and Labelling (CLP/GHS)

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